EDIZIONE 2009
“SOCRATES PARRESIASTES”, TERZA EDIZIONE
Consegnata la targa al Senatore Carlo Azeglio Ciampi
Il Presidente emerito: “L’Aquila e l’Abruzzo sempre nel cuore”31 marzo 2009
“Il ‘Socrates Parresiastes’ dell’Aquila non è solo un riconoscimento per l’affermazione della verità, ma anche per il modo con cui la verità viene affermata. Ed è anche un segno di rispetto e considerazione verso le istituzioni. Per questo non ho parole per ringraziare per l’assegnazione di tale prestigioso premio”. Queste le parole del Senatore a vita e Presidente emerito della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che stamani ha ricevuto la targa della terza edizione del ‘Socrates Parresiastes’, premio nazionale istituito dall’associazione aquilana dei Devoti di Sant’Agnese. Un attestato che viene conferito a una personalità che si è particolarmente distinta per i modi di agire secondo verità e di parlare con autorevolezza e franchezza.
La cerimonia si è svolta a Roma, a palazzo Giustiniani, nello studio del Senatore Ciampi, che succede al presidente del Censis, Giuseppe De Rita, e al filosofo Remo Bodei.
Il Presidente emerito della Repubblica ha anche ricordato come alla verità sia legato uno dei momenti più significativi della sua vita. Durante gli esami di stato al liceo, che aveva preparato saltando una classe, l’ultima domanda sulla materia di filosofia fu proprio «cos’è la verità». «Risposi subito citando in latino una riflessione di San Tommaso – ha raccontato Ciampi – “la verità mette sullo stesso piano l’intelletto e la cosa”. Ottenni un bel 9». Ciampi ha poi sottolineato il suo forte legame con l’Abruzzo, in particolare con quello interno, dove ha operato durante la seconda guerra mondiale per la liberazione. «Una regione straordinaria, una terra generosa – ha affermato il Presidente emerito – dove si riesce a parlare ancora con il cuore, oltre che con l’intelletto».
In questo senso, la Presidente della Provincia, Stefania Pezzopane, gli ha ricordato commossa come, in occasione del conferimento della medaglia d’oro al valor civile al Gonfalone dell’ente medesimo, Ciampi avesse affettuosamente definito quella dell’Aquila «la mia Provincia», proprio per i suoi trascorsi da combattente per la liberazione dell’Italia, in particolare nella zona di Scanno, Comune che, insieme con quello di Rocca di Mezzo, gli ha conferito la cittadinanza onoraria.
Il vice presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo, Giorgio De Matteis – che ha letto anche il saluto del presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, impossibilitato a prendere parte all’iniziativa per concomitanti impegni istituzionali – ha osservato come proprio tra poche settimane sarà aperta la galleria che collega l’autostrada con l’altopiano delle Rocche, altra zona cara a Ciampi, il quale ha segnalato di aver ricevuto l’invito per l’inaugurazione.
Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, che ha consegnato la targa dei Devoti a nome della città capoluogo d’Abruzzo, ha puntato il suo discorso sulle straordinarie capacità di Ciampi nel far entrare l’Italia, da Presidente del Consiglio dei Ministri prima e da Ministro per l’Economia poi, nella moneta unica europea «dalla porta principale. Oltre ad aver risanato i conti dello Stato e ad aver operato per il contenimento del debito pubblico – ha proseguito Cialente – è riuscito, da Presidente della Repubblica, a restituire agli Italiani il senso della comunità».
Al presidente della Carispaq, Antonio Battaglia (presente insieme con il direttore dell’Istituto, Rinaldo Tordera), che ha dato atto a Ciampi di aver avuto una spiccata cultura del territorio «finalità principale anche della nostra banca», ha fatto poi eco il presidente dei Devoti di Sant’Agnese, Tommaso Ceddia, che ha fatto presente il garbo, l’autorevolezza e la franchezza che hanno contraddistinto le sue ferme decisioni, prese in ogni occasione della sua prestigiosissima vita pubblica. Ceddia ha anche letto il testo della targa del “Socrates Parresiastes”, assegnato a Ciampi perché «pensa la verità, ragiona con sapienza, dice il vero autorevolmente, parla con saggezza, franchezza e coraggio, agisce secondo verità».
E’ stato infine Pierluigi Ciocca, abruzzese di origine, già vice direttore generale della Banca d’Italia – di cui Ciampi è Governatore per 14 anni – a leggere la “laudatio” del Senatore a vita, contenente la motivazione del premio. Ciocca ha ripercorso la vita del Presidente emerito della Repubblica, dagli studi alla Normale di Pisa, al sostegno offerto alla guerra di liberazione, all’ascesa fino al vertice della Banca d’Italia («quando lasciò la carica di Governatore – ha detto Ciocca – l’inflazione era scesa al 4%, dal 20% della fine degli anni ’70»), al suo operato per la stabilità monetaria, quando fu Premier, al rigore impresso alle finanze pubbliche, da Ministro del Tesoro.
«Diventato Presidente della Repubblica- ha aggiunto Ciocca- ha rappresentato l'unità della Nazione con assoluto rigore istituzionale e con una vicinanza al popolo che gli italiani tutti hanno sentito autentica e partecipe. Ha dato prestigio al Paese con la misura dello stile, la saggezza della parola, la positività delle decisioni. Da Senatore a vita, ha preso parte attiva, con grande equilibrio, ai lavori del Parlamento. L’esemplarità dei comportamenti si è unita alle altre doti che fanno di lui un ideale Socrates parresiastes».
Roma, 31 marzo 2009
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