di PIERLUIGI CIOCCA
Roma, 31 marzo 2009
EDIZIONE 2009
IL TESTO DELLA "LAUDATIO" LETTA NEL CORSO DELLA CERIMONIA
DI CONSEGNA DELLA TARGA "SOCRATES PARRESIASTES"
AL PRESIDENTE EMERITO DELLA REPUBBLICA CARLO AZEGLIO CIAMPI
di PIERLUIGI CIOCCA
Roma, 31 marzo 2009
Per oltre trenta anni - da funzionario e, nel tempo, da alto dirigente - recò il suo apporto all'adempimento e all'arricchimento delle funzioni affidate alla Banca d'Italia, istituzione benemerita del Paese.
Dopo gli studi umanistici alla "Normale" di Pisa, Carlo A. Ciampi ha servito la Patria in guerra, facendo il proprio dovere di soldato in Albania. L'8 settembre del 1943 coscienza e cultura lo orientarono verso il rifiuto del fascismo, poi divenuto di Salò. Rifugiato a Scanno prima di passare le linee attraverso la Maiella, strinse con l'Abruzzo un legame affettivo che non si sarebbe allentato.
Della Banca d'Italia fu Governatore dall'ottobre del 1979 all'aprile del 1993. Quando assunse la carica, l'inflazione superava il 20 per cento l'anno, il sistema bancario e finanziario stentava ad adeguarsi ai tempi nuovi. Quando lasciò la carica, l'inflazione era scesa al 4 per cento, l'industria della finanza si era ampiamente trasformata, modernizzata.
Dopo il 1992, drammatico spartiacque della storia dell'Italia contemporanea, al tecnico autonomo, competente, integerrimo venne chiesto di colmare il vuoto istituzionale prodotto dalla crisi della politica.
Nell'anno da Presidente del Consiglio, Ciampi contribuì con la sua stessa figura di gentiluomo a dare fiducia agli italiani; consolidò la stabilità monetaria con l'accordo di politica dei redditi che porta il suo nome; impresse un convinto impulso ideale alla scelta europea.
Per rendere effettiva questa scelta da Ministro del Tesoro nel 1997-1999 riportò rigore nelle pubbliche finanze. Si realizzò così la condizione decisiva affinché l'Italia potesse aderire alla moneta unica - l'euro - fin dal suo avvio, nel gennaio del 1999.
Assunto alla più alta carica della Repubblica il 13 maggio 1999, ha rappresentato l'unità della Nazione con assoluto rigore istituzionale e con una vicinanza al popolo che gli italiani tutti hanno sentito autentica, partecipe. Ha dato prestigio al Paese con la misura dello stile, la saggezza della parola, la positività delle decisioni.
Da Senatore a vita, ha preso parte attiva, con grande equilibrio, ai lavori del Parlamento. Nei momenti delicati della esperienza della Nazione, ha recato l'apporto del suo consiglio, fondato sulla lungimiranza delle idealità e sul realismo delle soluzioni prospettate.
Queste, le azioni compiute da Carlo Ciampi nei diversi ruoli di uomo pubblico che la polis gli ha chiesto di rivestire. La esemplarità dei comportamenti si è unita alle altre doti che fanno di lui un ideale Socrates parresiastes: la sapienza e la verità della riflessione, la manifestazione del pensiero chiara, risoluta, autorevole, l'agire col pensiero coerente. L'aver accolto con simpatia la profferta di questo semplice, genuino, riconoscimento, l'averlo accettato, costituisce conferma della statura del cittadino, del pubblico funzionario, dello statista.
Prof. Pierluigi Ciocca
economista
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