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EDIZIONE 2008

SANT'AGNESE, ROSSANA CRISI VILLANI SPODESTA NARDUCCI
STASERA VIN BRULE', DOMANI CENTINAIA DI AGAPI

dal capoluogo.it, 20 gennaio 2008



L'Aquila, 20 gen. - Il brano “L’Avvindura de ‘na pora cristiana” di Rossana Crisi Villani ha vinto il primo premio assoluto del concorso di arte critica popolare sulla maldicenza, indetto dall’associazione culturale Confraternita aquilana dei Devoti di Sant’Agnese, nell’ambito della quinta edizione di “Il Pianeta Maldicenza”, la manifestazione ideata per promuovere la tradizione di Sant’Agnese, tipica dell’Aquila. Il concorso, sostenuto dal Comune dell’Aquila e dalla Carispaq e allestito con la collaborazione di altre confraternite agnesine, si è svolto questo pomeriggio al teatro comunale.

La giuria, composta da esponenti delle principali Istituzioni culturali (presidente, Walter Capezzali) e da altrettanti spettatori estratti a sorte (presidente, Amedeo Esposito), ha giudicato il lavoro di Rossana Crisi, il migliore tra i sedici finalisti, assegnando all’autore l’Agnesino 2008. Crisi Villani succede dunque a Franco Narducci, che lo scorso anno aveva vinto l’Agnesino con il brano “Caru Combare”.

L’intera organizzazione artistica dell’evento è stata curata quest’anno dalla compagnia teatrale “Il Gruppo”, diretta da Franco Villani, che ieri, sempre al teatro, aveva messo in scena la commedia in dialetto “La Bbusciarda”. Gli stessi attori di “Il Gruppo” hanno interpretato i lavori rappresentati oggi pomeriggio in teatro.

Per quanto riguarda le singole categorie, Luciana Ioannucci con il brano “Ju mammocciu” ha vinto la categoria poesia in dialetto, Franco Narducci con il brano “Littirina de Natale aju Ssindacu”, quella di prosa in dialetto, Emanuela Gentilini con “Osservando il poeta” e Sabatino Ciocca con “In nome del padre” rispettivamente le categorie poesia e prosa in lingua. La cerimonia di premiazione del vincitore assoluto, presenziata dall’assessore comunale Roberta Celi, è avvenuta in serata al cortile del palazzo Comunale, durante una conviviale nel corso della quale è stato offerto del vin brulé, preparato dall’Associazione nazionale Alpini, la “Treccia di Sant’Agnese” (il dolce preparato dai ragazzi dell’Ipsiasar dell’Aquila), e altri prodotti realizzati dalle Devote di Sant’Agnese. Organizzatori, concorrenti e cittadini sono giunti dal teatro accompagnati dal Gruppo storico Sbandieratori della Città dell’Aquila.

Questi gli altri partecipanti alla serata finale del concorso d’arte critica popolare (tra parentesi il titolo del lavoro). Marilena De Filippo (Ju puliticu), Umberto Pilolli (‘Nu jornu particolare), Confraternita “Balla che te passa” (Le votazzio’), Pio Di Stefano (Ju ciammello’), Giannamaria Valentini (Ddu aquilani aju parcu deju castellu), Silvio Manilla (La politica ‘mbriaca), Vincenzo Saracino (J’Aquilo’), Anonimo Aquilano (Le tribolazioni di un povero politico italiano), Debora Borges Colapietro (La guerra dei punteggi), Stefano Frapiccini (I raccomandati), Gabriella Berardi (La maldicenza e la porta).

Se stasera ha tenuto banco il vin brulè (anche se la temperatura mite non si confaceva all'energetica bevanda cara agli alpini), domani sera ci saranno centinaia di agapi di gruppi, confraternite, semplici comitive di amici e colleghi, giornalisti e così via. La cena di S.Agnese è un must al quale in pochi rinunciano. Un rito rafforzato, che ha preso piede anche tra i giovani. Una serata di maldicenza a 24 carati, con tanto di presidenti e altri incarichi talvolta e da qualcuno molto ambìti. Il rito vuole che, in seguito, ci sia anche il richiamo: un'altra cena, ovviamente. E così gennaio se ne va, e arriva carnevale. S.Antonio, come si suole, ha riportato tutte le feste e i pretesti per gozzovigliare, dopo la pausa imposta dall'Epifania: pausa per lo stomaco e per il portafogli.

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