Agnesino 2008

OSSERVANDO IL POETA

di EMANUELA GENTILINI

A- Cosa fa? perché sorride? cosa scrive tra le righe?”

B-Sta facendo una poesia per la festa a Santa Agnese.

A- Ma che è pazzo è porcheria... solo chiacchiere e contese...E’ una festa malalingua: festeggiare ed onorare lo sparlare della gente...”

B- E a te sembra fare niente? Forse tu non hai capito...sempre lì a puntare il dito. Sotto sotto tutti noi..ce l’abbiamo con il mondo ! Beh,qualcuno s’è scocciato e non vuol girarci in tondo, preferisce denunciare ...fare critica sottile... con la festa sul proscenio ..non la manda certo a dire.... gli argomenti son diretti...pur ridendo a denti stretti.

A- Sei sicuro ...che noi tutti abbiam voglia di sentire? Abbiam voglia di parlare? Non sarà meglio tacere?! Sai, c’è il rischio di toccare gli interessi dei regnanti.... di rischiare ritorsioni con disagi a tutti quanti. Cosa vuoi che si denunci, strimpellando dei “versucci”? Tutto resta sempre uguale...non c’è voglia di cambiare!

B- Uffa, sai che cosa penso? Anche tu hai le “mani in pasta”, se non rischi e non ti esponi... se non “rompi”... e non ti opponi... Io...la sento questa testa...è la festa della gente.. è la festa di chi crede...che si possa ancor sperare. Pane al pane.. vino al vino! Ridi ridi, stolto, al popolino! Ma quest’ultimo te le canta! Te le canta e te le suona e, quindi, viva Santa Agnese... dove ognun il vero dice. Dove non si fa mistero dei problemi del paese... e chissà... se risvegliando un po’ a tutti le coscienze... con un fare da “canaglia”, senza infamia e senza gloria, sopra il palco quella sera possa ...sì... cambiar la storia...!