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ANDREOTTI A L'AQUILA IL 14 GENNAIO
da www.newsonline, 10 gennaio 2006
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Il senatore a vita Giulio Andreotti festeggera' all'Aquila, il prossimo 14 gennaio, il suo 87/mo compleanno nell'ambito di Sant'Agnese 2006 "Il pianeta maldicenza". L'iniziativa, giunta quest'anno alla terza edizione, e' promossa dall'associazione culturale "Confraternita aquilana dei devoti di Sant'Agnese" e nasce allo scopo di celebrare la tradizione tutta aquilana della "maldicenza", che nelle intenzioni degli organizzatori, non deve essere intesa come pettegolezzo o diffamazione, ma come critica costruttiva.
Nel capoluogo abruzzese Sant'Agnese si celebra ogni anno il 21 gennaio. Le varie confraternite "agnesine" si riuniscono, in genere nei ristoranti cittadini o appena fuori porta, per eleggere i propri rappresentanti. Le cariche goliardiche vanno dal presidente al segretario (in qualche caso, a vita), passando poi per "lavannara" (lavandaia), "taglia e cuci", "lima sorda", "recchie (orecchie) fredde", fino alla moderna "shampista".
La manifestazione aquilana si svolgera' dal 13 al 15 gennaio. Il senatore Andreotti, che sara' intervistato dal giornalista Bruno Vespa, sara' nel capoluogo abruzzese il 14 per partecipare al convegno "La maldicenza in politica", al quale prenderanno parte anche lo storico Antonio Spinosa e il giornalista Lino Jannuzzi. A presentare la terza edizione della manifestazione sono stati il professor Tommaso Ceddia, presidente della "Confraternita dei devoti di Sant'Agnese", Ottavio Ludovico Nardecchia, segretario a vita, il vice presidente del Tsa, Roberto Ettorre e il direttore artistico della manifestazione, Federico Fiorenza.
L'organizzazione quest'anno e' stata affidata al Teatro stabile abruzzese. Nell'edizione del 2004 fu il Presidente emerito Francesco Cossiga ad indicare in Giulio Andreotti, l'uomo letto per la sua "sana critica politica". Ispirato alla parressia dei filosofi Greci, in particolare di Socrate, Giulio Andreotti si dice convinto che "la maldicenza, sempre ed in ogni epoca, ha alimentato la politica; anzi ne e' essenza irrinunciabile, poiche' forma di garanzia politica". La maldicenza non alimenta solo la politica, ovviamente.
Essa la fa anche da padrona nel giornalismo, come sostiene uno dei giornalisti piu' noti in Europa per la sua "filosofica ironia": Antonio Caprarica, corrisponde della Rai da Londra, che presiedera' la tavola rotonda (13 gennaio) sulla "Prima internazionale della maldicenza", alla quale parteciperanno i giornalisti Marc Semo, editorialista di "Liberation" (Parigi); William Ward, corrispondente da Londra di "Panorama" e "il Foglio" e Savik Shuster, condirettore del programma televisivo "Liberta' di parola" a Mosca.
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