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RIUSCITO LO SHOW SULLA MALDICENZA
di ALESSANDRO ORSINIda Il Messaggero, 16 gennaio 2006
Teatro colmo, molto più dei precedenti due giorni della manifestazione sul ”Pianeta maldicenza” organizzata dai ”Devoti di Sant’Agnese”. Era del resto prevedibile, visto che la gente ha potuto assistere ad uno spaccato di ”agnesinità” con la messa in scena delle sedici opere selezionate del Concorso d’arte critica. Quindi argomenti più vicini, più palpabili come i problemi della città; qualche malcostume degli amministratori di casa nostra; il malinconico rimpianti dei tempi (e dei politici) andati. Elementi che la gente qualunque, quella presente ieri pomeriggio al Teatro, tocca e vive quotidianamente e che in quasi tutte le sedici opere sono stati messi allo scoperto. E alla berlina. Con il vice sindaco Ernesto Placidi e la presidente della Provincia Stefania Pezzopane sicuramente a disagio, messi alla graticola della satira maldicente; per non parlare del sindaco dimissionario Biagio Tempesta, raggiunto da metaforici colpi da ko.
La regia di Federico Fiorenza ha proposto un copione completamente diverso da quello degli altri due anni, con gli attori Bertolomeo Giusti, Claudio Marchione, Antonio Duronio, Giuseppe Bisogno ed Alessia Giangiuliani che hanno presentato agli spettatori le opere messe in scena, recitandone essi stessi alcune, mentre altre sono state affidate a dilettanti già collaudati dalle precedenti due edizioni; buona anche l’idea delle ”citazioni video” che hanno accompagnato le opere, eccellente il ”break” con l’Otello che ha preceduto le proclamazioni dei vincitori delle quattro sezioni.
L’Agnesino 2006 è stato vinto da Pio Di Stefano, che fa riferimento alla confraternita degli ”Amici del Bar Gran Sasso”, il quale ha presentato una poesia in dialetto, ”Preghiera a Sant’Agnese”, recitata da Bartolomeo Giusti, un componimento che è stato sicuramente apprezzato anche dal pubblico, oltre che dalle due giurie, quella di esponenti delle istituzioni culturali e quella del pubblico (sette spettatori estratti a sorte), presiedute rispettivamente da Walter Capezzali ed Amedeo Esposito.
La proclamazione è avvenuta nel cortile del Municipio dove, assieme al vin brulé preparato dagli alpini dell’Ana ed ai dolci dell’Istituto alberghiero e delle ”Devote di Sant’Agnese”, è stato possibile ascoltare la musica gradevole in sottofondo di Dante Sorrentino e della sua orchestra. Alla proclamazione è però mancato clamorosamente proprio il vincitore e (una maldicenza toccherà pur farla, visto che si avvicina il 21 gennaio) questo delle assenze pare essere stato il leit motiv dell’appena conclusa terza edizione del ”Pianeta maldicenza”.
Questi i vincitori nelle quattro sezioni: poesia il dialetto ”Nu pomeriggiu” di Teresa Colaiuda (interpretata da Oscar Carbonara); poesia in lingua ”Un marziano visita la nostra città”, di Bruno Ciammola (recitata da Claudio Marchione); prosa in dialetto ”Aj’atru munnu” di Angelo Tatafiore (recitata da Antonello Carbonara e Giancarlo Chiodi); prosa in lingua ”Mi manca Picone” di Sabatino Ciocca (interpretata da Giuseppe Bisogno).
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