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Convegno 2004 - I protagonisti

BRUNO VESPA INTERVISTA FRANCESCO COSSIGA


Ecco la trascrizione del colloquio tra Bruno Vespa ed il presidente emerito della Repubblica, sen. Francesco Cossiga:

VESPA
Signori, buonasera. Se posso dirlo, visto che sono cresciuto in questo teatro..., “amici” buonasera. Devo dirvi che l’anno scorso mi chiesero di commemorare una persona cara e indimenticabile, Mario Lolli. Caro presidente, Mario Lolli era un generale dell’esercito che univa a un’indiscutibile virtù militare (tenuta sempre da lui in sottotono) una grandissima cultura, un grande senso dell’umorismo e un culto della tradizione agnesina elevata a livelli veramente straordinari. Allora non pensai che ci saremmo ritrovati qui, un anno dopo, in un incredibile convegno scientifico sulla maldicenza. Io ancora non ci credo. E, di più, con una presenza assolutamente straordinaria come quella di Francesco COSSIGA. Che ringrazio per aver dato prova, ancora una volta, di essere la persona straordinaria che non mancherà di sorprenderci anche nei prossimi secoli. E che già stamattina ha deliziato la stampa con alcune esternazioni fisolofiche in tema di maldicenza. Spero che ora vorrà dirci quel che pensa... della maldicenza pratica. E di tante altre cose.
Il presidente, entrando, mi ha detto: “Non ricordavo che questa città fosse così bella”. Ma il presidente non sa che, mentre lui l’attraversava, qualcuno dei vecchi aquilani (e ne esistono ancora e spero che le tradizioni agnesine vengano ereditate) ha certamente detto, con sovrana indifferenza, "ESSO QUISSU".
Esso quissu è intraducibile. Sarebbe “ecco questo”. Ma non è così. Esso quissu racchiude, a mio sommesso giudizio, tutta la filosofia aquilana della maldicenza buona. Nel senso che... può venire anche nostro Signore... e gli aquilani direbbero “esso quissu”. Però mi hanno detto che lei, presidente, non si sorprende di questa tradizione perché viene dalla nobile tradizione sarda della cionfra. Che cos’è la cionfra?

COSSIGA
Anzitutto bisogna dire una cosa. Comprendo tanto bene il vostro "esso quissu", che quando ero presidente della Repubblica, e anche da presidente del Consiglio dei ministri, mai ho voluto fare una visita ufficiale alla mia città.... La visita ufficiale di un presidente della Repubblica è molto più della visita di un presidente del Consiglio. Quella del presidente del Consiglio è una carica espressa dalla maggioranza.... Tanto che dopo di lui, primo ministro, c’è il capo dell’opposizione..., che è il primo ministro dell’altra parte.... Il presidente della Repubblica, soprattutto nella nostra Repubblica, nata in modo così... compromissorio rispetto alla precedente monarchia, gode sempre meno dell’aura di sacralità che, fortissima, circondava ancora Luigi Einaudi. Il quale fu, veramente, un re senza colore. Non dimentichiamoci che Guareschi andò in galera per una vignetta molto più innocente di quella del mio amico Forattini. Se si applicassero ancora quelle norme penali... quelle interpretazioni..., Forattini sarebbe dovuto essere in galera sempre!
Io non sono voluto andare a Sassari come presidente della Repubblica, perché temevo...

VESPA
Temeva...?

COSSIGA
Temevo? Non temevo..., ero certo…! Ero certo della frase... "vvà, vvà...", della frase "vvà, vvà...guardalo. Chi si crede d’essere... Antonio Segni?". La gente non sa ch’egli aveva tra le sue qualità, in modo eccelso, quella della furbizia.... Che era nascosta dalla sua signorilità. Ma chi lo conosceva... lo sapeva: Antonio Segni era uno degli uomini più furbi che abbia mai conosciuto!

VESPA
In tema di maldicenza... il figlio ha ereditato qualcosa dal padre?

COSSIGA
Il figlio... si rassomiglia alla madre! Allora. Antonio Segni... da presidente del Consiglio... e passi. Da presidente della Repubblica girava per Sassari (sgomento del questore e del prefetto...), girava per Sassari con una piccola macchina accanto al solo autista! E andava a imbucarsi le lettere alle poste centrali! Il presidente della Repubblica! Tra l’altro... lui aveva anche un’altra cosa. Segni, uomo onestissimo, ha compiuto tutta una serie di reati! Ma lui sosteneva che non lo erano. Reati nei confronti dell’amministrazione postale. Quando trovava un francobollo non annullato... lo staccava e lo riusava!
Sassari, per antico privilegio, fu nominata città reale... pari a Barcellona. La sua popolazione ha origini anche pisane... genovesi... francesi... provenzali... castigliane... catalane.... I banchieri di Carlo V la definirono, in una famosa relazione, una città cosmopolita. Perché si parlavano, ai tempi di Carlo V, tutte queste lingue. Tanto per spiegarci, un sassarese chiama sardo un non sassarese. Sardo!
Vi erano, prima, due famiglie nobili di toga. Ne è rimasta una sola.... Che è la famiglia Berlinguer!
I non sassaresi vengono chiamati biddunguri, che vuol dire uomini delle ville. Ma biddunguru è anche uno piccolino e deforme che vi è nel paese. Uno... può essere alto, coraggioso, un pastore aitante... ciononostante, un sassarese è un biddunguru!
Sassari è dominata dalla cionfra. I sassaresi sono talmente cionfraglioli, che gli altri sardi hanno soprannominato i sassaresi impiccababbu! Cioè... capaci di impiccare perfino il padre!

VESPA
Ed è una fama immeritata?

COSSIGA
No... meritatissima! Questa cionfra è esercitata non soltanto sul piano dell’uguaglianza. Sul piano inverso della disuguaglianza colpisce più i ricchi e i potenti che non i poveri e gli umili. Che cos’è la cionfra? La cionfra è il parlar male delle cose degli altri..., e anche delle proprie..., dal punto di vista dell’umorismo. Cioè, per un sassarese non c’è niente che non faccia ridere.

VESPA
Lo faceva..., lo faceva per un eccesso di probità o per tirchieria?

COSSIGA
Niente. Forse..., poichè era un uomo che non aveva mai compiuto violazioni nel campo della morale, il gusto di qualche trasgressione se lo voleva prendere. Dunque, io discendo per metà da quella famiglia. Infatti io ho un’origine composita. Quando Adolfo Soares, il grande realizzatore del passaggio pacifico dal governo autoritario alla democrazia, venne in Italia, incontrò nei bellissimi giardini dell’ambasciata di Spagna (forse ci sei stato anche tu...) Enrico Berlinguer, leader del PCI. Subito dopo mi venne incontro e mi disse "ora ho incontrato il ramo aristocratico di tua famiglia...!".
Sassari è una città che è un’isola all’interno dell’isola. E’ l’unica città che è stata comune libero durante l’epoca comunale. E non è stata mai conquistata dagli aragonesi. Si è data agli aragonesi con un accordo.
La cionfra è una cosa, diciamo..., tutta basata sugli aspetti più risibilili delle persone.... Ricordo, mi scuserete,una famosa arringa.... Dovete sapere che Sassari non è sola. C’è Sassari e c’è Porto Torres. Che parla lo stesso dialetto. Io ricordo ancora benissimo una famosa causa di diffamazione. Allora (parliamo praticamente di anni antichi, nel 45/46) noi ci portavamo a sentire le cause in Tribunale. Uno aveva dato all’altro del cornuto. E l’avvocato difensore, famoso avvocato, fece un’arringa dicendo "signor presidente, è facile dire cornuto...! Che tipo di cornuto? Cornuto con le campanelle..., senza le campanelle..., cornuto fiorito..., senza fiorito...." Ecco, questo è l’aspetto...cionfragliolo.

VESPA
Come andò la causa?

COSSIGA
La causa lui la vinse. Portò la cosa a un livello tale... che anche la parte lesa a un certo punto rideva. Insomma... in fondo aveva tolto la malizia a cornuto! Per farlo capire.... Il cornutone! Uno è il cornuto..., altro è il cornutone! Ora... questa è una cosa normale.
Dicevo stamane ai vostri concittadini che sono venuti a sentirmi... e che hanno avuto tempo da perdere...(i giornalisti lo hanno fatto per guadagnarsi il pane..!). Dicevo.... Io vado a Sassari non molto spesso. Ma basta ch’io vado a Sassari e mi faccio invitare a cena da una persona amica... e ci siano, non so, 10 persone che vengono a cena...e 10 che vengono a prendere il caffè... (perché case a Sassari, salvo la Prefettura, dove siedono 20 persone non ce ne sono), perché io, nel giro di 4 ore, so tutto quello che è accaduto! E anche quello che accadrà! Allora... è questo il primo titolo per cui io sono qui! E mi accorgo che vi sono affinità lontane..., di cui un antropologo dovrebbe cercare i motivi.
Sassari. Se voi pensate.... Le carte che contengono la Sardegna, per lunghissimo tempo non comprendevano l’Italia.... Comprendevano la Sardegna, la Corsica e la Spagna. Noi siamo stati 450 anni sotto la Spagna. Altra cosa da chiedere.... E’ una delle cose che ci chiediamo... come, dopo 450 anni di danni..., sia scomparso l’uso del castigliano e del catalano in questo paese!

VESPA
Mai avuto rimpianti?

COSSIGA
C’è un aspetto...

VESPA
Per il cambio di carta geografica?

COSSIGA
Per la carta geografica... devo dire che nel periodo prima di arrivare al Risorgimento... devo dire che gli spagnoli...,soprattutto gli aragonesi, erano molto più rispettosi, verso le autonomie locali dei sardi, che non i Savoia! Mai vi fu imposta, in Sardegna, senza voto favorevole degli stamenti. Che erano dei parlamenti, le cortes. Nonostante il trattato di Londra, che ci trasferiva dagli Asburgo ai Savoia, i Savoia mai.., mai riunivano le cortes. Mentre sotto gli spagnoli non ci fu mai una rivolta, contro i Savoia ci fu un giorno una famosa rivolta, che oggi è la festa della regione..., tanto per intenderci. Questo è uno dei motivi perchè sono qui. Poi... sono qui perché sono politico! E allora diciamo pure un’altra cosa.... Che la maldicenza è una forma di garanzia politica! E’ una forma di garanzia politica per voi..., perché in politica bisogna fare molta attenzione..., perché ognuno dev’essere molto attento a come si muove. Perché sa..., qui abbiamo uno dei maggiori... non solo giornalisti... ma osservatori della realtà politica! Chi scriverà domani libri di scuola, fin dalla storia crociata..., dovrà avere i suoi libri! Perché i suoi libri sono la descrizione non... cronicistica, ma umana...degli avvenimenti. Posso dire una cosa. Ha un tale scrupolo..., che io non mi ricordo libro che lui abbia scritto senza che prima sia venuto da me... o a pranzo... o a prendersi un caffè! Per controllare, in base alle mie conoscenze socio-politiche…, che ciò che lui diceva, non di me ma degli avvenimenti, era vero. E’ così? Insomma, una specie di... non so...
La maldicenza è una forma di garanzia politica! Cioè.... Ciascun politico deve sapere che non è al riparo dalla critica degli altri! E neppure dalla critica malevola. Non deve temere la critica per fatti non veri, ancor più se fatta bene..., ma la critica per fatti disdicevoli veri!
Mi hanno chiesto se c’è nulla che mi colpì personalmente. No. Guardate.... Io sono.... Io conosco due casi di schizofrenia non patologica. Uno è Sgarbi. Vittorio Sgarbi è un grandissimo cultore d’arte. E anche un grandissimo uomo di cultura. Se lo si porta sul piano della politica..., è antropologicamente un’altra persona! Io sono una persona amabile, che spera...spera di non aver fatto male a nessuno. Dico spero perché, se ho fatto male a qualcuno, ho peccato. E il Concilio di Trento ha considerato eresia ritenersi in stato di grazia. Se il Papa lo ritenesse di sè... non sperasse, ma ritenesse... (questo è uno degli errori dei protestanti... di credere di essere in stato di grazia), non sarebbe più Papa! Perché (non lo si dice ma purtroppo alcuni laici come me l’hanno studiato) vi sono casi di decadenza dal papato.... E uno di questi è l’eresia! Il giorno in cui fossimo certi che il Papa crede di essere in stato di grazia, quello non sarebbe più Papa. Quindi è meglio la maldicenza politica!

VESPA
Torniamo alla schizofrenia non patologica.

COSSIGA
La mia schizofrenia non patologica. Io sono una brava persona. Nella vita privata noi ci conosciamo da tanto tempo. Nella vita pubblica.... Se voi chiedete a un sassarese cosa io sono, la definizione di me che viene data è malindignu.... Cattivo fino all’indegnità. E sono talmente cattivo... che, diventato giornalista, come tu sai, seppur solo collaboratore, ma pagato... (perché sennò non lo sarei potuto diventare all’età di 75 anni con solo tre cerimonie all’ordine dei giornalisti), ho dovuto scrivere, per servirvi e per sfogare la mia malaindegnità, di un giovane allievo che si chiama Franco Mauri, berlusconiano di centrodestra, e di un meno giovane amico, avvocato, sempre sardo, Mauro Franchi, di estrema sinistra. Tanto di estrema sinistra..., che ultimamente “Il Riformista” non gli ha pubblicato un articolo perché Polito, il direttore, ha detto "qui mi cacciano via!". E neanche “Liberazione” l’ha pubblicato! E‘ un articolo in cui si diceva "ma abbiamo veramente...siamo certi... che questi che mandano le castagnole agli esponenti europei non abbiano ragione?".

VESPA
Una cosa così sottile...morbida insomma,diciamo.

COSSIGA
Oppure è maldicenza, a mio avviso.

VESPA
Ma questo tradisce una vecchia simpatia per il presidente dell’Unione Europea? La Comunità Europea...non c’entra niente?!

COSSIGA
No. Gli ho telefonato subito! Non gli avrei telefonato, se avessi saputo che il suo... è l’ultimo nome. Nella prima lista se l’erano dimenticato. Ma evidentemente, anche lì, lui ha persone fidate... che per non fargli fare una brutta figura... hanno aggiunto anche il suo nome!

VESPA
A questo proposito io mi ricordo una memorabile lezione del presidente

COSSIGA
..., a proposito della differenza tra iettatore, menagramo e simili. Possiamo partecipare a queste...

COSSIGA
Allora. Qui c’è un teologo. La teologia è l’unica scienza esatta che esista! Insomma...due sono le scienze esatte, a mio avviso..., la teologia e la poesia! Tutto il resto…. I medici sono... mi dispiace... sono degli sciamani! Oh, dunque..., aggiungo. La maldicenza ha un fondamento filosofico nel dubbio! Sì...nel dubbio! La maldicenza è una forma di giudizio..., l’unica vera, che ha un formidabile aggancio teologico nel peccato originale. Cosa che noi ci dimentichiamo. Purtroppo è la nostra reazione passionale contro la riforma (e questo l’ha detto il Papa...) che ci ha fatto dimenticare quanto di vero c’è in Lutero... il peccato originale! Per cui l’uomo è cattivo cattivo. Non sarebbe stata necessaria la venuta di nostro signore Gesù Cristo, se l’uomo fosse stato buono. O no? Allora, per prima cosa si deve presumere che uno sia cattivo, abbia fatto il male... e il male che dicono di lui sia vero! Quindi... questo criterio filosofico (il dubbio come mezzo di conoscenza collegato alla realtà teologica del peccato originale) è l’origine della maldicenza! Che non è la calunnia!

VESPA
Qual è la differenza?

COSSIGA
Nella maldicenza si riferiscono cose che possono essere cattive, vere o non vere. Nella calunnia si attribuisce ad uno un fatto disdicevole non vero. Nella diffamazione si propaga un fatto senza motivo... anche se vero. Se io dico in giro che uno ha rubato, e la cosa è vera ma non è necessario che lo dica, io lo sto diffamando... anche se è vero. Se io dico che uno è un ladro, sapendo che non è vero, quella è calunnia! Se io dico che ci sono molti ladri nelle banche e fra gli industriali, io sto facendo maldicenza. Oppure, meglio ancora, forse... anzi.... Se dico non è da escludersi che.... o, se sono più giansenista e meno gesuitico..., se dico che vi è da presumere che vi siano molti ladri tra banchieri e industriali..., questa è maldicenza!

VESPA
Ma allora... ma allora...

COSSIGA
Se fossimo stati maldicenti un anno fa...bè, forse le cose sarebbero andate meglio.

VESPA
Quindi Andreotti ha ragione da una vita, quando dice che a pensar male si fa peccato ma si azzecca?!

COSSIGA
Me la dissero. Lui è uno per il quale è iniziata la causa di beatificazione di Giuseppe Lazzati.

VESPA
A proposito della calunnia. Allora perché Laura Laurenzi di Repubblica..., che diceva di quella storia di una simpatia del presidente

COSSIGA
per una bella giornalista del tg3..., quella era maldicenza?

COSSIGA
Quella è una calunnia! Tanto è vero..., mi scusi padre..., che poi aggiungo... era una calunnia di troppo!

VESPA
Presidente, qui abbiamo...

COSSIGA
Debbo dire che questa giornalista è una donna molto intelligente, oltre che una gran signora che nasconde a tutti di essere marchesa (questo lo mettiamo in piazza...). Appena ha letto l’articolo, ha detto "credo di doverti ringraziare". E ha messo giù il telefono.

VESPA
Faremo in modo di ricordarglielo.

COSSIGA
Non ho capito se mi si ringraziasse per una calunnia o per un peccato...

VESPA
Ringraziava per il purtroppo... naturalmente. Dunque, qui abbiamo due esperti di due categorie che stanno ai vertici della maldicenza. La politica (anche il sindaco dell’Aquila... insomma... sia perché vittima... sia protagonista...) e il mondo accademico, che, se possibile, è peggiore del mondo politico. Come il professor

COSSIGA
...

COSSIGA
Ho fatto parte di entrambi. Non c’è paragone!

VESPA
Peggio l’accademico?

COSSIGA
Vi voglio raccontare una cosa. Affrontavo la libera docenza. Fu un turno abbastanza fortunato. Ottenemmo la libera docenza di diritto costituzionale

COSSIGA
Francesco, Elia Leopoldo, Paladin Aladino, La Pergola. Bè, un presidente della Repubblica e tre presidenti di Corte Costituzionale. Io, nelle ore precedenti, incontrai un professore di università, luminare, nemico del presidente della commissione, il quale mi disse "caro

COSSIGA
, stia tranquillo, domani tutto andrà bene. Domani..." pausa... "se ciascuno farà il suo dovere!", insinuando….

VESPA
Allora, sindaco dell’Aquila.... La maldicenza in politica?

COSSIGA
Era lo stesso professore il quale disse "è vero che ho messo molti asini in cattedra, ma è il prezzo che ho dovuto pagare per mettere grandi menti…"! TEMPESTA Sulla maldicenza politica io ho trovato una bella frase di Winston Churcill, che definì la capacità politica come “la capacità di predire quello che succederà domani, la settimana prossima, il mese prossimo, l’anno prossimo. E quindi, a cose fatte, di saper spiegare perché le predizioni non si sono avverate”.

VESPA
Confermo. Ancora? TEMPESTA Una cosa che riguarda un po’ l’amore... presidente! Lei faceva riferimento a quella curiosità che l’ha riguardata.... Non fare all’amore! Le raccomandazioni che si fanno ai politici.... Non avere avventure! Hai il tuo seggio, non rischiare! Se ti imbatti in una vedova, sposala! Condivide?

VESPA
Sentiamo invece un esperto in maldicenze...

COSSIGA
Bè, mi sembra ... ai tempi che corrono... che queste massime siano largamente trascurate!

VESPA
Allora, la maldicenza accademica, professor Bignardi, magnifico rettore dell’Università... BIGNARDI Io non ero venuto preparato su nessuna maldicenza accademica....

VESPA
Bè...basta che attinge dalla sua esperienza quotidiana, professore! Non c’è bisogno di prepararsi. BIGNARDI Direi che è abbastanza...

VESPA
La moltiplicazione delle cattedre fa impallidire nostro Signore, rispetto a quella dei pani e dei pesci!

BIGNARDI
Sì. Ma è vero.... è vero.... Direi che è tipica del mondo accademico..., come di tutto il mondo in cui, diciamo..., il tipo di lavoro è un lavoro che mette in competizione continua l’uomo verso l’altro uomo. E’ l’attività propria del professore universitario che porta effettivamente a questo confronto. E, dal confronto, escono quelle componenti che io ho sentito definire stasera positive anche dal professor Compagnoni. Quindi, da un certo punto di vista, io mi sento un po’ edificato. Per cui certi aspetti, che consideravo negativi, questa sera comincio a riconsiderarli. Faccio fatica, effettivamente, a vederla da questo punto di vista. Perché spesso le critiche sono impietose. Tanto che la valutazione del limite, di cui parlava la professoressa Marcheschi, tra dire male e dire il male è effettivamente difficile. Diventa difficile capire, in certi casi, se sia superato o no.... Non è facile. Credo, in tutti gli ambienti in cui questa competizione tra gli uomini è così frequente..., direi all’ordine del giorno..., che questa separazione sia di fatto difficilmente individuabile.
Devo dire.... La cosa importante è che il giovane entra e questi problemi non ce li ha. Via via... entra in questo spirito di competizione... e quindi in questa eventuale maldicenza. Io parlo in termini generali.... Chiaramente a L’Aquila questa problema non esiste proprio... e quindi...

VESPA
Professore, quante cattedre si perdono per una maldicenza?

BIGNARDI
Bè... non ci si prova nemmeno a mettersi in condizione di perdere la cattedra con la maldicenza! Almeno si cerca di non…. Sarebbe un errore gravissimo! Però ultimamente..., adesso..., a parte gli scherzi..., direi che... negli ultimi anni... questo tipo di difficoltà ad avere limiti nella propria espressione è un po’ diminuito. Tant’è che effettivamente..., come dicevo prima, la critica interna all’Università può arrivare anche a limiti molto spinti! E a tutti i livelli, indipendentemente.... Bisogna vedere, poi, cosa succede più avanti.... Questo è vero.

COSSIGA
Volevo aggiungere due cose... due esempi di maldicenza. Ero giovane. Insomma... io temo di morire presto... perché sono stato il più giovane deputato... il più giovane ex presidente della Repubblica.... Devo pure essere il più giovane ex capo della Repubblica a cui vengono ributtate... cose di Stato. Insomma... se voglio continuare... il più giovane questo... il più giovane quello.... Presentandomi una volta in un paese straniero, hanno cominciato a dire “il più giovane sottosegretario... il più giovane ministro degli interni... il più giovane presidente...”. Tutto più giovane. E io mi sono... sa...! Anche il più giovane... che avrà il funerale di stato...! Tant’è vero che io ci ho già rinunziato... con una lettera al segretario di stato del presidente del Consiglio!

VESPA
Ma deve mettere grane su tutto?! Pure sui funerali?! Mamma mia!!

COSSIGA
Io mi ricordo la prima maldicenza. Una volta facevo da segretario per le lauree, essendo il professore più giovane.... Solo incaricato, allora. E c’era un professore che aveva scritto una parte del codice civile che era il diritto di abitazione. Lo studente aveva fatto, incautamente, una tesina sul diritto di abitazione. E questo professore, severissimo..., quando si è riunito il consiglio... diciamo la commissione d’esame..., attaccò questa ragazza. Un bravissimo professore di filosofia, che dava soltanto 30 e 30 e lode e basta, ha difeso..., perché difendeva tutti..., ha difeso la tesi di questa ragazza. E questo, seccato, gli ha detto "ma queste cose le ho scritte io". E quello, in sassarese, gli ha detto " Stradivari sapeva fabbricare i violini..., ma non li sapeva suonare!".
Però la più cattiva che ho sentito.... Vi era una grande competizione per una cattedra. Poi c’è l’arrampicamento delle cattedre.... C’è anche quello delle diocesi! Ma questo è un altro discorso. Allora... delle cattedre.... Io mi ricordo, sbalordito, di aver sentito di un severissimo professore del quale dicevano "ma questo che ha conquistato la cattedra in questa competizione...è molto bello ..oppure molto bravo..". E lui rispose "ho una moglie molto bella"!

VESPA
Presidente, la maldicenza può essere iettatoria? E qui torniamo alla famosa tripartizione...

COSSIGA
No, no! Non può essere iettatoria! Innanzitutto perché la maldicenza è un fatto consapevole. Allora. Iettatore è colui il quale emana un... un fluido negativo sugli altri... e non su se stesso. Menagramo.... Mio maestro di questo, vi spiego subito..., è stato il più grande esperto... l’amico Gaetano Giffoni, segretario della presidenza della Repubblica. Il quale è un esperto! Mondiale no... ma un esperto napoletano.... Quando io ero presidente del Senato e lui segretario generale, tornavamo talvolta a casa insieme. Non che abitavamo insieme. Io mi ricordo che avvenne... che un gatto nero ha attraversato la strada. Lui ha preteso... non che lasciassimo passare il gatto nero... ma che cambiassimo strada.... Perché, prima che fosse terminato il malocchio, sarebbe dovuto passare un gatto nero dalla parte opposta!
Allora. Poi c’è il menagramo.... Che è colui il quale effonde un fluido negativo verso gli altri ma, ahimè, anche verso se stesso. Quindi, se voi dovete salire in aereo... e c’è un menagramo... non siete certamente assicurati!

VESPA
Con lo iettatore si?

COSSIGA
Assolutamente! Appena vedete lo iettatore.... Poi c’è il vindice. Il menagramo e lo iettatore... ecco, non possono essere maldicenti! Per questo motivo.... Perché la maldicenza è un fatto volontario.
La maldicenza è una forma del pensiero. E forse anche dell’etica.... Dell’etica luterana... ma dell’etica! Mentre il vindice è colui il quale colpisce volontariamente.

VESPA
Sbaglio o il presidente

COSSIGA
è stato vittima di un vindice, una volta?

COSSIGA
Venne dato l’incarico come presidente del Consiglio. La moglie il giorno stesso fu ricoverata per una appendicite! Il vostro presidente.... Sono finito sul tavolo operatorio! Poi su quel tavolo operatorio scoprirono che avevo un male di molto maggiore. Se non fossi stato colpito dal vindice, forse non sarei qui a parlarvene. Il povero Marini entrò da presidente al congresso del Partito Popolare Italiano e fu molto.... Giudicate voi! Però.... Ecco, vindice in fondo è uno per bene! In Sardegna avrei detto una cosa seria..., perché la vendetta è.... Io dico sempre... la vendetta è una sanzione! E’ la sanzione... dell’ordinamento giuridico sardo, insomma.

VESPA
Per i non addetti ai lavori... stiamo parlando di avvenimenti politici dell’autunno del ’98. Diciamolo.

COSSIGA
La vendetta. Ci si può vendicare di uno sparandogli... o, se uno ne ha le possibilità psichiche, colpendolo in altro modo!

VESPA
Era più in voga la maldicenza nella prima Repubblica o nella seconda?

COSSIGA
Nella seconda! Nella prima Repubblica ci pigliavamo a botte!

VESPA
Il povero Piccioni pagò maldicenze o calunnie? Quello, direi, è stato il caso più grave di posizioni politiche qualificate!

COSSIGA
Allora. Direi che lui fu colpito da calunnia. Però tenete presente che chi fa politica... e chi è politico..., cioè chi governa (e questo vale anche per la chiesa e in sommo grado per chi lavora al Santo Uffizio) ha... non il diritto, ma il dovere di dubitare e di defilare.... Per uno che è nel Santo Uffizio siamo tutti eretici! Bisogna dimostrare che eretici non siamo. Ecco, cioè... tenete presente che la diffidenza, che è uno degli aspetti della maldicenza..., che è uno dei presupposti della maldicenza..., per chi ricopre certe cariche è un dovere!

VESPA
Nell’alta gerarchia ecclesiastica è diffusa la maldicenza?

COSSIGA
E’ la santadicenza! Non è la maldicenza!

VESPA
Lei ha detto che Craxi non capiva la maldicenza. E Berlusconi nemmeno. No... in che senso?

COSSIGA
No! Allora... non è maldicenza, perchè la maldicenza è anche un forma di satira. Io ho conosciuto persone che erano ostili alla satira.... Si seccavano della satira. Uno era certamente Bettino Craxi! Che non considerava la satira. Non l’ha mai fatta verso nessuno. Non considerava la satira una dimensione della vita politica. E se ne adombrava.... Berlusconi non se ne adombra perchè... non la capisce! Vorrei... vorrei dirvi una cosa. All’amico Silvio Berlusconi..., che io conosco dal 1974, queste cose io le dico tranquillamente in faccia! Tu sei testimone, d’accordo?! Infatti quando mi trova di fronte... dice "questo, cosa starà per dirmi...?". Io sono molto amico, ho grande stima per la moglie di Berlusconi. Che è una donna di grande intelligenza. E’ caduto il microfono, credo. E’ una donna di grande intelligenza... e di grande misura.

VESPA
Aspetti..., chè il pubblico non sente. Ha detto che è una donna di grande intelligenza e di grande misura, oltre che molto bella.

COSSIGA
Ed è una bravissima mamma.

VESPA
Concordo su tutta la linea.

COSSIGA
Allora. Abbiamo delle conversazioni. Una... la dico. Lei ha fatto la dichiarazione a favore di Dario Fo.... "oh, signora Veronica... ho l’impressione che un giorno o l’altro ci troveremo accanto in strada con gli sbirri di suo marito". Risposta... "e io farò il mio dovere!". Allora Berlusconi, quando io mando i fiori alla moglie, mi telefona e mi dice "ma mi hai dato un’altra volta una manata in testa e io non me ne sono accorto... o sta per arrivarmi?".

VESPA
E’ vera la prima o la seconda, in genere?

COSSIGA
A seconda dei casi.

VESPA
Quindi... quando arrivano i fiori... c’è un’altra manata...

COSSIGA
Oppure c’è stata e non se n’è accorto!

VESPA
Quante... in media? Quante tranvate pubbliche e private dà a Berlusconi ogni mese?

COSSIGA
Dirette o indirette?

VESPA
Le une e le altre.

COSSIGA
Mah.... Lui l’altro giorno ha fatto l’intervista. E poi... l’uomo è ingenuo.... Lui crede di poter parlare con un giornalista tre ore... e che quello parla con lui per il piacere di sentirlo parlare! E lui disse una cosa vera...! E’ così.... Ha una strana idea del potere. Ma è in buona fede! L’altra volta hanno sbagliato indirizzo.... E mi ha detto "ma perché non gli mandi la guardia di finanza?".

VESPA
Quanti nomi ha taciuto... di quelli ai quali ha avuto il suggerimento di mandare la finanza?

COSSIGA
Un nome l’ha sbagliato.... Non certamente in buona fede! Altri due li ha taciuti. Ma è da ritenere in buona fede. Però il fatto.... Il contesto era diverso. Lui si lamentava di questo e si lamentava di quello.... Alla fine la.… Io che ho letto la vita di Giolitti, che queste cose le faceva.... E dato che vi sono alcuni teorici della politica che sostengono che il potere vi è solo nel suo abuso (perché altrimenti è soltanto una funzione, roba da impiegati... insomma, con tutto il rispetto...), allora... io veramente gli ho detto "e mandagli la guardia di finanza, così sta tranquillo". Adesso, per dirti.... Tu lo sai benissimo....

VESPA
D’Alema?

COSSIGA
D’Alema, contrariamente all’aspetto triste che ha..., che è dovuto al fatto che è uno dei due soli leninisti che ormai esistono nel nostro paese... lui e Giuliano Ferrara..., Giuliano Ferrara è un leninista di destra, lui di centro..., di centro... di centro....

VESPA
Leninista di sinistra sono pochi. Non ce ne sono più.

COSSIGA
Eppure lui..., contrariamente a quello che crede la gente..., è uno che ride! Cioè uno che apprezza la battuta..., che non reagisce.... Magari reagisce per motivi politici, pubblicamente. Ma privatamente, dentro di sè, a una battuta intelligente fatta nei suoi confronti, una critica intelligente... non reagisce! E si diverte! Per esempio lui mi ha...

VESPA
Mi ha?

COSSIGA
Mi ha confidato una cosa. Che lui ha paura di incontrare Silvio Berlusconi. Sapete perché?

VESPA
Perché lo frega un’altra volta!?

COSSIGA
Perché è troppo simpatico. E’ troppo signore.

VESPA
Ha ragione?

COSSIGA
Ha ragione!

VESPA
Grande seduttore!

COSSIGA
SI, si.... Ha detto..., mi ha detto "tu la casa c’è l’hai già! mica quello ti deve vendere la casa!! ".

VESPA
Prodi?

COSSIGA
No! Prodi, no! Dunque. Noi giovani cattolici allevati.... Io sono di una famiglia laica. Trentatreesimo rito scozzese antico, quello che conta.... Grande rientro in palazzo Giustiniani.... E’ per questo che De Mita mi volle presidente del Senato. Perché, dice, "ritorni a casa tua insomma!"…. Noi ci distinguiamo in due categorie. Tutti allevati in parrocchia. Mio padre, quando avevo sei anni, disse "meglio i preti in parrocchia che i fascisti!". Però c’è una distinzione. C’è chi è allevato in oratorio... nel cortile... giocando a calcio col vice parroco.... Di solito il parroco era troppo anziano per giocare a calcio. E poveracci ’sti vice parroci..., che dovevano portare la sottana.... Se la sporcavano... etc.... Andava bene nella parrocchia di Sant’Agostino..., perché, avendo le domenicane l’abito bianco, non si vedeva quando si impolverava. E c’è poi, invece, chi è educato in sacrestia.... I giovani cattolici sono educati o in oratorio o in sacrestia. Io sono educato in oratorio!

VESPA
Prodi in sacrestia!!

COSSIGA
No, questo lo dici tu.

VESPA
Come finirà il tiro al piccione su Fazio?

COSSIGA
Ma non è un’aquila?

VESPA
Va bé! La faranno la lista unica? O è morta? O Prodi l’ha sotterrata?

COSSIGA
Bè, bè.... Se vogliono vincere, devono fare la lista unica con Prodi. Io capisco benissimo le diffidenze di Prodi. Tutte queste sono sciocchezze. Insomma, non è vero. Specialmente nel momento di transizione dell’Europa, se un presidente della commissione va via un po’ prima per un’operazione politica di tali dimensioni, quale il cambiamento di assetto politico del suo paese, nessuno lo può criticare. Questo insomma... , queste sono sciocchezze.

VESPA
Questo lui l’ha chiarito bene.

COSSIGA
Però, così come io gli ho scritto in una lettera aperta.... Io lo conosco! Poichè l’oratorio è vicino alla sacrestia..., per forza... perciò... sempre di parrocchia siamo! E io l’ho criticato non perché lui si occupa di politica interna.... Perché tutti i presidenti di commissione si sono occupati di politica interna.... Deloors non ha certamente cessato di fare il socialista soltanto perché lui mi poteva dire "il Silvio Berlusconi è un cretino e come leader di Forza Italia è una vergogna". Lui non si poteva permettere di criticare, come ha criticato, il presidente del Consiglio dei ministri..., membro di un organo che è a lui sovraordinato. Io capisco perché! Prodi sa che se vince e mette le premesse alle europee, che sono state una trappola tremenda..., mette, per effetto trascinante, le premesse alla vittoria dell’Ulivo alle successive elezioni. Mentre sa che, se perde, ha chiuso! Insomma... ecco!

VESPA
E quindi non si candida!

COSSIGA
Lui è uno di quelli che sanno che uno più uno fa due e non tre.

VESPA
A chi vogliamo dedicare la maldicenza conclusiva, presidente? La maldicenza solenne da standing ovation? Prorio quella da... eh?

COSSIGA
La maldicenza, che io voglio collegare però al riconoscimento della grandezza di una nazione che mi è molto cara, che sono gli Stati Uniti d’America, nati in una rivoluzione combattuta per la libertà..., a uno dei pochi paesi che, come motto, ha... (mentre noi europei ci vergogniamo di rifarci alle nostre radici cristiane..), ha il coraggio di avere come motto... “in Dio noi riponiamo la nostra fiducia”, e.... Come io una volta ho detto "gli unici pezzi di Europa occupata..., che ha occupato..., sono quelli necessari per le tombe dei ragazzi che ha mandato a combattere con noi.... Allora... la mia maldicenza è un inno alla forza morale, intellettuale, religiosa e politica degli Stati Uniti! Ed è indirizzata a George Bush junior. E se un paese ha come presidente George Bush junior, vuol dire che veramente è un grande paese!

VESPA
Bene, bene. Grazie. E... un suggerimento per l’anno prossimo?

COSSIGA
La maldicenza ecclesiastica.

VESPA
La maldicenza ecclesiastica?! Bene!

COSSIGA
Se ve la sentite.... Però non commettete l’errore di invitare come relatore nessun massone. Solo cattolici educati in parrocchia.... E sotto stretta sorveglianza!

VESPA
Nemmeno quelli di sacrestia?

COSSIGA
No! Purchè si impegnino a dire la verità! Perché dalla sacrestia..., la sacrestia è pur luogo di maldicenza..., anche!

VESPA
Arrivederci qui. Qui... e in gran forma, signor presidente!