Nel corso della serata è stata infatti "benedetta" dai Priori emeriti e dai "devoti" la linea di rilancio del "culto", tutto speciale e tutto aquilano, di Santa Agnese alla luce anche dello straordinario successo dell'iniziativa, assunta nel corso dell'ultimo anno, di pubblicare l'antologia degli scritti di Mario Lolli, tra i fondatori della Confraternita e indimenticato principe dell'aquilanità. Iniziativa che ha avuto il culmine con la presentazione del volume fatta dal notissimo Bruno Vespa, aquilano e "agnesino", il quale ha a sua volta rilanciato, sposandola, l'idea di tenere un convegno nazionale all'Aquila sulla maldicenza nell'accezione culturale che la Confraternita ha sempre voluto darle.
Al giovane "devoto" Angelo De Nicola, dunque, il compito e la sfida di mantenere vivo (colmando anche il salto generazionale venutosi a creare) un "culto" che resta la più originale (anche perchè esclusiva al mondo) tradizione aquilana. Per onorare la quale è stata riproposta l'istituzione della festività cittadina alla "stregua" del Santo patrono.