Al giovane "devoto" Angelo De Nicola, dunque, il compito e la sfida di mantenere vivo (colmando anche il salto generazionale venutosi a creare) un "culto" che resta la più originale (anche perchè esclusiva al mondo) tradizione aquilana. Per onorare la quale è stata riproposta l'istituzione della festività cittadina alla "stregua" del Santo patrono.
Nel corso della serata è stata infatti "benedetta" dai Priori emeriti e dai "devoti" la linea di rilancio del "culto", tutto speciale e tutto aquilano, di Santa Agnese alla luce anche dello straordinario successo dell'iniziativa, assunta nel corso dell'ultimo anno, di pubblicare l'antologia degli scritti di Mario Lolli, tra i fondatori della Confraternita e indimenticato principe dell'aquilanità. Iniziativa che ha avuto il culmine con la presentazione del volume fatta dal notissimo Bruno Vespa, aquilano e "agnesino", il quale ha a sua volta rilanciato, sposandola, l'idea di tenere un convegno nazionale all'Aquila sulla maldicenza nell'accezione culturale che la Confraternita ha sempre voluto darle.
L'Aquila, 22 gennaio 2003