Allora, come ora, la sera del 21 gennaio diversi gruppi di amici e congregazioni si riuniscono in un banchetto per festeggiare Sant'Agnese. Questa è una tradizione assolutamente aquilana che si perde nella notte dei tempi e tanti si sono cimentati a dare una spiegazione a questo fenomeno. Mi era capitato, più di una volta, di partecipare a questi convivi ed ero rimasto piuttosto indifferente all'entusiasmo ed alla volgarità collettiva. Quella sera scoprii un mondo nuovo: come era piacevole ascoltare i racconti di Alfredo Properzi, le malignità di Tancredi Nanni, gli interventi taglienti di Manlio Marinelli, le arguzie di Nino Urbani, le sottigliezze di Alberto Gualtieri, la verve di Gaetano Bellisari!
Fu una serata magnifica tenuta su da tutti, perché tutti aspiravano goliardicamente ad essere eletti "Priore" della Confraternita, titolo che avrebbero sancito il pubblico riconoscimento di essere stato, in quella sera, il migliore, il più arguto, il più spiritoso e se volete il più maldicente. Dal 1975, con la chiusura del ristorante Macallé, ci siamo trasferiti con la sede presso il ristorante San Biagio dove siamo accolti ogni anno con affetto da Andrea e Luciano che preparano un banchetto di ottimi piatti tradizionali. É passato tanto tempo da quella sera, e ho tenuto fede all'impegno per tutti questi anni sperando che questa splendida consuetudine possa continuare negli anni a venire, e per questo confido nelle nuove generazioni perché capiscano l'importanza delle tradizioni.